giovedì 31 ottobre 2013

Il "torrone dei morti"


Nel periodo a ridosso del 2 novembre in molte zone della nostra penisola vengono realizzati dei dolci per la commemorazione dei defunti. Antiche credenze popolari vogliono che nella notte tra il 1 e il 2 novembre le anime dei defunti tornino dall’aldilà affrontando un viaggio assai faticoso.

Per questo motivo in molte case veniva lasciato, solitamente in cucina, un secchio d’acqua per dissetarli, oppure veniva aggiunto un posto ala tavola, o ancora si evitava di sparecchiare per consentire ai morti di trovare ristoro dal viaggio. Questi dolci “dei morti” simboleggiano i doni che i defunti portano dall’aldilà e contemporaneamente l’offerta di ristoro dei vivi per il loro viaggio. Un modo per esorcizzare la paura dell’ignoto e della morte.

A Napoli e dintorni trionfano questi grossi torroni, lunghi dai 50 ai 70 centimetri, venduti a fette. Coloratissimi, ricchi di frutta secca, frutta candita e dai molteplici gusti. Il “torrone dei morti”. Un morbido ripieno racchiuso in un croccante guscio. Sono uno spettacolo da osservare… e da gustare… ovviamente! La differenza tra questo torrone e quello tradizionale è che questo è a base di cioccolato, l’altro è a base di miele.

Quest’anno ne ho realizzati due, uno classico alle nocciole ed uno al pistacchio.

Importante è la presenza della Crema Alba che garantisce la morbidezza del ripieno. Dalle mie parti si trova facilmente, in mancanza potete tranquillamente sostituirla con crema spalmabile al cioccolato bianco o crema alle mandorle.


Ingredienti

Il torrone dei morti al cioccolato e nocciole

  • 250 gr di cioccolato fondente 70%
  • 250 gr di cioccolato bianco
  • 250 gr di crema spalmabile alle nocciole
  • 1 stampo in plastica per torrone
  •  

Torrone al pistacchio

  • 250 gr di cioccolato fondente al 70%
  • 250 gr di crema alba o crema al cioccolato bianco
  • 300 gr di cioccolato bianco
  • 1 cucchiaio di pasta di pistacchio
  • 250 gr di pistacchi, non salati

Procedimento

Per il torrone alle nocciole


Sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente, versarlo nello stampo in plastica a cassetta capienza 1 kg (in alternativa un contenitore in alluminio usa e getta per plum cake) e, roteandolo, rivestirne le pareti in modo uniforme. Recuperarne un po’ per ricoprire la parte superiore del torrone Sciogliere a bagnomaria il cioccolato bianco ed amalgamarlo con la crema alle nocciole. Incorporate le nocciole intere e versare il tutto nello stampo. Riporre in frigo per un’oretta. Poi ricoprire anche la superficie, che sarà la base del torrone, con il cioccolato fondente. Riporre nuovamente in frigo per alcune ore. Sformare e servire tagliato a grosse fette.

Per il Torrone al pistacchio


Sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente, versarlo nello stampo in plastica a cassetta capienza 1 kg (in alternativa un contenitore in alluminio usa e getta per plum cake) e, roteandolo, rivestirne le pareti in modo uniforme. Recuperarne un po’ per ricoprire la parte superiore del torrone Sciogliere a bagnomaria il cioccolato bianco ed amalgamarlo con la crema alba. Aromatizzare con la pasta di pistacchio. Incorporate i pistacchi e versate il tutto nello stampo. Riponiamo in frigo per un’oretta. Poi ricopriamo anche la parte superiore, che sarà la base del torrone, con il cioccolato fondente.Riporre nuovamente in frigo per alcune ore. Sformare e servire tagliato a grosse fette.


7 commenti:

  1. Che meraviglia!Brava davvero!Ma il cioccolato non va temperato?

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  2. Bravissima e buonissimiiiii, mai assaggiati in verità però mi fanno davvero gola. non sapevo che fossero della tradizione napoletana. grazie per le info

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  3. Questi li ho assaggiati a Napoli e fatti da una napoletana e sono da svenimento!

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  4. Le usanze popolari sono sempre interessanti, come quella che ci hai raccontato. :)
    Bellissimi questi torroni!
    Mi piacerebbe proprio provare a farne uno... ma soprattutto mi piacerebbe assaggiarli! :)

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  5. Che meraviglia!!!
    Se sempre più brava! Buona serata :))

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  6. Oh che meraviglia!!! Non li ho mai assaggiati, ma quanto mi piacerebbe addentarne uno :DDD

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  7. Nun se po fa, sister. Proprio no. STo a svenì (scusa l'italiano rivisto e corretto)!!!

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