lunedì 20 giugno 2016

Ma tu vulive 'a pizza, 'a pizza, 'a pizza....


Io te 'ncuntraje:
na vocca rossa comm'a na cerasa,
na pelle prufumata 'e fronne 'e rose....
io te 'ncuntraje...
Volevo offrirti,
pagandolo anche a rate...
nu brillante
'e quínnece carate...

Ma tu vulive 'a pizza,
'a pizza, 'a pizza...
cu 'a pummarola 'ncoppa,
cu 'a pummarola 'ncoppa,
Ma tu vulive 'a pizza,
'a pizza, 'a pizza,
cu 'a pummarola 'ncoppa...
'a pizza e niente cchiù!...

Io te purtaje
addó' ce stanno 'e meglie risturante...
addó' se mangia mentre 'o mare canta...
io te purtaje...
Entusiasmato 'a tutte st'apparate,
urdinaje
nu cefalo arrustuto...

Ma tu vulive 'a pizza,
...................................

Io te spusaje...
'o vicinato e 'a folla d''e pariente,
facevano nu sacco 'e cumplimente,
io te spusaje...
All'improvviso,
tra invite e battimane,
arrevaje
na torta 'e cinche piane...

Ma tu vulive 'a pizza,
...................................




Ebbene si, la giovane donzella della canzone preferiva la pizza a un diamante da quindici carati. E aveva ragione! La pizza è la pizza. Patrimonio dell'umanità. Quando ben fatta ti mette in pace con te stessa e con il mondo, quando è maltrattata ti resta un'amarezza al pari solo alla finale di un mondiale perso ai calci di rigore (beh...forse sto leggermente esagerando....)
Insomma, la pizza è buona e piace alla quasi totalità del genere unano terrestre e scommetto anche extraterrestre. Il fatto di vivere in un posto dove la pizza è amata, celebrata e realizzata quasi sempre in maniera eccellente fa si che difficilmente mi venga voglia di prepararla in casa. E' sufficiente una mezz'ora di macchina e ho la fortuna di mangiare la pizza più buona del mondo.... 
L'occasione per mettere le mani in pasta me l'ha regalata la bravissima Antonietta, vincitrice della sfida MTChallenge di maggio, gruppo al quale, da questo mese, faccio parte anch'io.
Antonietta ha scelto l'argomento e ci ha segnalato le linee guida della sfida. Avevamo varie opzioni. La pizza al piatto, che personalmente, per timore reverenziale e perché sarei stata troppo lontana dalle meraviglie che sono solita gustare, ho scartato. Quella in teglia con pasta madre, anch'essa scartata perché attualmente sprovvista di lievito naturale, e quella in teglia con lievito di birra. 
Bingo. E' lei!

    il panetto dopo l'impasto a mano                               dopo la lievitazione                                                  steso in teglia
  

Per la farcitura ho scelto la classica pomodoro (rigorosamente pelati frantumati e lavorati a mano) e fior di latte, qualche foglia di basilico ed eccola...



Queste le indicazioni di Antonietta:

Pizza in teglia
Maturazione in frigo, lievitazione in teglia
Idratazione 65%
Consistenza:  morbida
diametro stampo 30 cm 
Ingredienti
450 g di farina
290 ml di acqua
12 g di sale
1 g di lievito di birra

Procedimento
Setacciare la farina, trasferirla in ciotola, fare la fontana, aggiungere il lievito di birra sciolto in una tazzina di acqua prelevata dal totale, il resto dell’acqua e il sale sulla farina, verso il bordo della ciotola.
Iniziare a incorporare man mano la farina,  intridendola con le dita e poi una volta terminato ribaltare sul piano da lavoro e impastare per 10 minuti, piegando e ripiegando più volte, schiacciando l’impasto senza strapparlo.
Trasferire in una ciotola, coprire con pellicola e lasciar a temperatura ambiente per 1 ora. Trasferire poi  in frigo per 8/10 ore, ma volendo anche 15/18  ore (le farine forti ci permettono questi tempi) .
Togliere dal frigo e lasciar a temperatura ambiente per 2 ore e comunque fino a quando l’impasto risulti gonfio.
Ribaltare sul piano da lavoro, stendere con le mani, senza schiacciare, ma allargando l’impasto dal centro verso il bordo, infilare le mani sotto il disco di pasta fino a poggiarlo su metà avambracci e traferire in una teglia oliata.
Lasciar lievitare altre 2 ore.
Riscaldare il forno come vi ho indicato, condire la pizza, infornare sul ripiano centrale e cuocere per 20 minuti. Controllare la cottura: se sotto si presenta bianca, abbassare il ripiano, viceversa sopra.



Con questa pizza partecipo all'MTC di questo mese!!!



16 commenti:

  1. Bell' esordio, Pasqualina! Del resto, da te, me lo aspettavo.

    RispondiElimina
  2. EH ma che bello averti all'MTC, benvenuta e mi inchino di fronte a questa ottima pizza!!! Ciao Flavia

    RispondiElimina
  3. che fame che mi hai messo...ed è solo mattino!!

    RispondiElimina
  4. Un inno alla Pizza con la lettera maiuscola. Che meraviglia! La prendo ad esempio, eh!? :-)))

    RispondiElimina
  5. che ci sia tu mi fa proprio tanto e tanto piacere!

    RispondiElimina
  6. W LA PIZZA e girando tra i vari blog che hanno partecipato sto sentendo le papille gustative in estati!!!

    RispondiElimina
  7. sembra ottima!
    Peccato che io sia a dieta!
    Comunque sono arrivata al tuo blog per caso e mi è piaciuto molto, mi sono subito aggiunta ai tuoi lettori fissi!
    Luisa

    RispondiElimina
  8. Anch'io uso un metodo simile con la ricetta di Antonino Esposito e la pizza viene davvero buonissima come la tua. Buona serata :)

    RispondiElimina
  9. Pasqualina benvenuta all'Mtc proprio con la mia sfida
    Sto notando tra i napoletani questa sorta di timore reverenziale verso la pizza, con un comune pensiero: la pizza napoletana è solo quella che si mangia nelle pizzerie napoletane!
    Giustamente noi non vogliamo avere la pretesa di saperla fare, ma ci divertiamo a provarci.
    Ma veniamo alla tua proposta
    E' il risultato di quello che già conoscevo di te. Sei una persona competente, che non lascia nulla al caso, tutto quello che proponi è sempre frutto di attenta ricerca e studio. E questa pizza, nella sua apparente semplicità, ne è la testimonianza più schietta e genuina.
    Ed io sono onorata che tu ti sia fidata della mia proposta e l'hai rielaborata superbamente
    Grazie per il tuo prezioso contributo

    RispondiElimina
  10. Ciao Pasqualina, grazie per la tua ricetta che proverò sicuramente! Ho una domanda: non trovo le indicazioni per riscaldare il forno, anche se immagino che vada infornata ad alta temperature...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione! Provvedo a specificarlo, il forno va riscaldato al massimo, per una mezz'ora! Grazie per la segnalazione!

      Elimina
  11. Non sai quanto sono felice che in questa banda di matti da adesso ci sia anche tu.
    Ho adorato la pizza di Antonietta ma nella tua posizione, la penso come te: chi me lo fa fare di cucinare quando la pizza più buona del mondo te la fanno e te la servono magnifica a due passi da casa tua?
    Ti invidio molto per questo. Un bacione splendore di donna!
    Pat

    RispondiElimina
  12. Ottima ricetta, potresti indicarmi che tipo di farina usi? Grazie ancora.

    RispondiElimina

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...