Il giovedì sera l'appuntamento fisso, prima di tornare a casa, è con il giornalaio.
Ormai mi aspetta.Già sa che mi dirigerò al reparto cucina a rovistare nei vari libri/riviste novità.
Come se non bastasse la montagna di libri che tra salone, camera da letto, cucina e bagno mi ritrovo. Ma io continuo a comprare.
Perchè?
Perchè mi rendo conto di comprare "l'emozione" che mi danno quei libri. L'emozione di vedere e leggere le creazione dei "grandi". Sfoglio le pagine e un pò entro nel mondo dei sogni, qualcuno lo fa con i diamanti, io con i libri di cucina (se non altro è più economico!!!).
Ma torniamo al giornalaio.
E' un pò di tempo che il Sole 24 ore sta pubblicato una collana "La grande pasticceria d'autore".
Nomi altisonanti. Massari, Montersino, Knam, Pina...
Il negoziante mi da la possibilità di sfogliarli e se un libro della collana mi incuriosisce lo compro.
Quindi, a dire il vero, non li ho presi tutti.
Ma giovedì scorso uno l'ho preso. Quello sui dolci mignon. E sapete quale ricetta mi ha convinto?
L'oro di Napoli, di Ilario Vinciguerra. Una rivisitazione della classica pastiera napoletana
Questo mignon entrerà di prepotenza in tutte le mie cene e i miei buffet.
E' veramente una cosa fantastica!
Il gusto straripante della pastiera, l'aroma, i profumi inebrianti dei fiori d'arancio. Il gioco delle consistenze. La sfera morbidissima, scoglievole, e la croccantezza della frolla.
Insomma...spettacolare!
La cosa fantastica di questa ricetta è anche la velocità di realizzazione e il fatto che la pastiera non viene cotta. Tutto viene miscelato a freddo.
Non ho altre parole per descriverla. Vi invito solo a provarla!
L'oro di Napoli
di Ilario Vinciguerra
Attrezzatura necessaria
stampi in silicone a semisfera (Pavoni), tagliapasta dello stesso diametro della base degli stampi, forchetta da pralineria
Ingredienti per 24/30 semisfere mignon
125gr ricotta
75gr zucchero
100gr crema pasticcera
100gr grano cotto
50gr arancia candita
1gr cannella
aroma di fiori d'arancio q.b
buccia di 1/2 limone grattugiata
buccia di 1/2 arancia grattugiata
10gr liquore Strega
250gr di pasta frolla
per la pasta frolla
150gr burro
150gr zucchero
65gr uova
300gr farina
1 baccello di vaniglia
un pizzico di sale
Procedimento
In un recipiente amalgamare la ricotta con lo zucchero, la crema, il grano cotto, l'arancia candita a dadini, la cannella, l'aroma di fiori d'arancio, la buccia degli agrumi e il liquore.
Io a differenza del libro che indica solo "grano cotto" , la sera prima ho versato in un pentolino il grano precotto e l'ho coperto a filo con l'acqua, ho aggiunto un pizzico di sale, la scorza di limone, un pò di cannella e un cucchiaino di sugna. L'ho fatto cuocere fino a ridurlo a crema. Insomma, lo stesso procedimento della pastiera.
Lavorare quindi il composto fino a renderlo omogeneo. Versare la crema così ottenuta negli stampi di silicone e congelare.
Intanto preparate i dischetti con la frolla tirandola a 2 mm di spessore. Quocerli 8/10 min a 180°.
Togliere gli stampi dal congelatore e sformare le pastierine. Diluire della gelatina neutra e tuffarvi le sfere con l'aiuto di una forchetta da pralineria. Adagiare le sfere sui dischetti di frolla.
Io ho decorato con un pochino di foglia d'oro alimentare.
Per favore, se le realizzate fatele piccole. Sono ancora più buone....
ma che bonta'!!!!! ricetta da provare assolutamente!!!!
RispondiEliminaGrazie! Provala, non te ne pentirai!
EliminaHo letto, ora so. E mi hai steso. :)
RispondiEliminaOnoratissima!!!! Stendere te....ce ne vuole!
Elimina:-))
Si, ma così non vale! Soprattutto se si vede il tuo blog da affamati... Pare già di ingrassare solo a leggere le ricettte!
RispondiElimina:-))
EliminaBellissimi e sicuramente ottimi! Spero di poterli replicare presto!
RispondiEliminaFammi sapere!!!
Eliminache meraviglia e che profumo così partenopeo che mi porta immediatamente a Mergellina dove manco dal primo dell'anno....grazie ,è una versione fantastica della pastiera...inutile dire che me la copio e la proverò il prima possibile...una felice giornata
RispondiEliminaFelice giornata anche a te!!!!
EliminaBellissima ricetta, e bellissima idea, sono una curiosità...quindi le pastiere non sono cotte, è cotto solo il biscotto? e sciogliendosi non cola tutto?
RispondiEliminaÈ cotto solo il biscotto. Il resto è a freddo. Stai tranquella che non cola nulla!
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RispondiEliminaOttima ricetta! Grazie
RispondiElimina:-))
EliminaChe belli qs mignon, io ho una passione per qs genere di preparazione!
RispondiEliminaPerfetti. Li segno e li proverò sicuramente.
Anche io compro tanti libri, è più forte di me, non so resistere... Mi mettessero davanti un diamante e una pila di libri di pasticceria, non ci penserei mezzo secondo su cosa scegliere.. I libri!!
Ciao!
Provali, te ne innamorerai! Un salutone!!
EliminaCiao Pasqualina,mi chiamo Paola ed è da poco che seguo il tuo blog.Ho visto che hai frequentato un corso con Santin.Ma l'hai fatto a Napoli?E poi volevo dirti che queste mini mini pastierine sono una delizia,le proverò di sicuro...ciao e grazie.Paola
RispondiEliminaCiao Paola!
EliminaSi, il corso era a Napoli, bellissimo! Santin è veramente un grande pasticciere!
Come non apprezzare questi piccoli gioiellini,amo la pastiera e questa versione destrutturata mi piace assai!!Bravissima Pasqualina e complimenti per tutto!!
RispondiEliminaMa grazie!! Sei gentilissima!
EliminaUna vera leccornia! Non è escluso che a breve la farò! :)
RispondiEliminap.s. molto bella la foto, complimenti anche per quella! ;)
Grazie ziopiero!! Questo mignon mi ha estasiata!! Riguardo le foto ho tanto da imparare....
EliminaIo faccio come te: compro giornali di cucina, libri...e mi sembra di finirci dentro...poi vado al lavoro, e torno alla dura realtà!
RispondiEliminaSplendida ricetta , complimenti per la realizzazione!
Mila allora siamo sulla stessa lunghezza d'onda....
EliminaUn bacio
Davvero intriganti!
RispondiEliminaGrazie!! Un bacio
EliminaHo lasciato gli occhi su questa ricetta non appena mi sie è presentata davanti. Ho letto tutto, ho fatto miei alcuni passaggi e con tanta stima che ti faccio i miei complimenti per aver proposto una alternativa concreta al classico della pasticceria napoletana.
RispondiEliminaLeggendo tra le righe, umiltà, bravura e padronanza del gusto emergono forti ed è per questo che mi piace la tua cucina.
Complimenti davvero, l'idea la faccio mia con qualche variante che ho già ipotizzato....sono una bestia lo so....perdonami :)
Vuoi che muoro....di commozione???? Grazie Gambetto, grazie assaje!
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